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venerdì 28 settembre 2012

vertenza vulture






 
Rionero in Vulture, lì 17 settembre 2012

Proposta approvazione Ordine del Giorno Vertenza Vulture
Proponente: Dott. Nicola GIANSANTI Capogruppo Centro Sinistra per Rionero


Premesso che:
Ø  Siamo alla vigilia di un autunno che si preannuncia particolarmente caldo dal punto di vista sociale ed occupazionale.
Ø  La crisi economicamente sta oggi manifestando i suoi effetti reali e mentre economisti e politici nazionali ed internazionali si affannano a dimostrare che siamo ormai in una fase di ripresa, la maggior parte degli italiani stenta a raggiungere la fatidica quarta settimana del mese.
Ø  Il nostro territorio non è assolutamente immune da tale situazione; sempre più crisi industriali travolgono le nostre aziende con evidenti ricadute occupazionali e quindi reddituali.
Ø  La crisi del mercato dell'auto a livello internazionale ha prodotto lunghi periodi di cassa integrazione ordinaria nel settore dell'automotive, e le ultime dichiarazioni apparse sugli organi di informazione nazionali da parte dell'Amministratore Delegato del gruppo Fiat, non fanno ben sperare per il futuro, con ovvie ripercussioni sui livelli occupazionali nell'area industriale di San Nicola di Melfi.
Ø  Crisi aziendali nel settore agro alimentare hanno prodotto la chiusura di diverse aziende nazionali e regionali presenti sul nostro territorio (vedi aziende valle di vitalba oltre che ex sorgente Cutolo). Il settore turistico, da sempre oggetto di attenzioni per uno sviluppo alternativo, stenta a decollare.
Considerato che
ü  Le vertenze in atto sono tante, ed allo stesso tempo gli ammortizzatori sociali non in grado di far fronte in modo adeguato alle diverse esigenze.
ü  A tutto ciò si aggiunge un'azione che almeno apparentemente, ma non solo, sta depauperando il nostro territorio attraverso un preciso disegno che mira ad indebolire il tessuto sociale e produttivo di quest'area (vedi situazione Tribunale, Ospedali, Ircss-Crob, ...)Un quadro assolutamente poco rassicurante che rischia di far esplodere un'economia locale fortemente condizionata da tali eventi.
ü  Ci troviamo di fronte ad una vera vertenza territoriale, una vertenza Vulture Alto Bradano, rispetto alla quale non possiamo e non dobbiamo farci cogliere impreparati.
ü  Il nostro ruolo ci impone di porre in essere azioni capaci di saper leggere la realtà che ci circonda, saperne analizzare esigenze e bisogni, ma soprattutto saper pianificare e programmare interventi in grado di anticipare gli eventi.
ü  Rischiamo di ritrovarci con un pugno di mosche in mano, con tanta disoccupazione formata da forza lavoro industriale non più riconvertibile e senza fabbriche in cui occuparla, al tempo stesso con problemi ambientali insormontabili figli dei costi da pagare di un'industrializzazione che va via lasciandoci solo inceneritori e discariche.

Per tali ragioni,
SI CHIEDE
Al Consiglio Comunale:

di ritenere indispensabile convocare al più presto un incontro congiunto di tutti i consigli comunali dell'area programma Vulture Alto Bradano. Istituzionalizzare un'assise generale in cui poter far emergere un proficuo dibattito e confronto capace di fare sintesi e creare sinergie tra le diverse comunità dell'area programma, in attesa del superamento del periodo di commissariamento e ripristino degli organi collegiali della stessa;
di istituire un tavolo tecnico politico, non più procrastinabile, capace di disegnare una pianificazione congiunta dello sviluppo dell’Area Nord della Basilicata, una pianificazione in grado di superare sterili ed inutili campanilismi, ragionando in termini di città metropolitana, di entità unitaria. Solo così le singole comunità potranno rappresentare con forza le proprie istanze ed al tempo stesso le risorse di ognuno  saranno poste a sistema in modo da  creare economie di scala per affrontare al meglio la  competizione globale sui mercati nazionali ed internazionali;
di ritenere indispensabile creare le condizioni affinché si pianifichi dal basso lo sviluppo industriale, compatibilmente con la tutela ambientale e lo sviluppo delle risorse turistiche ed agricole.

di ritenere che bisogna creare le condizioni per acquisire una  forza contrattuale idonea a far valere le nostre legittime istanze sui tavoli provinciali, regionali e nazionali.

di ritenere che la fase storica attuale ci impone di fare squadra e di sperimentare seriamente forme di gestione che, seppure normativamente già previste da anni, stentano, nei nostri territori a trovare reale applicazione. Forme associative, quali le unioni di comuni, che in altre realtà italiane hanno dimostrato di realizzare gestioni di servizi maggiormente efficienti su scala economicamente significativa, oltre che capaci di progettare piani di sviluppo intercomunali credibili e realizzabili.

Pertanto,
SI PROPONE
di impegnare il Sindaco e la Giunta Comunale affinché si facciano promotori nei confronti degli altri Sindaci dell’Area Programma Vulture Alto Bradano e dello Stesso Presidente affinché in tempi brevi si possa giungere alla convocazione di un incontro alla presenza di tutti i consiglieri comunali dell’area.

IL PROPONENTE

Articolo pubblicato su "Il Quotidiano della Basilicata" del 28/09/2012


venerdì 7 settembre 2012

Al Presidente
Area Programma Vulture Alto Bradano
Dott. Michele Sonnessa

Ai Sindaci dell'Area Programma
Vulture Alto Bradano
LORO SEDI






Rionero in Vulture, lì 27 agosto 2012.





Caro Presidente, Cari Sindaci,


Avverto l'esigenza di scriverVi in qualità di cittadino'kj di quest'area programma oltre che di capogruppo di maggioranza nel consiglio comunale di una delle comunità più grandi del Vulture Alto Bradano, Rionero in Vulture.


Siamo alla vigilia di un autunno che si preannuncia particolarmente caldo dal punto di vista sociale ed occupazionale.


La crisi economicamente sta oggi manifestando i suoi effetti reali e mentre economisti e politici nazionali ed internazionali si affannano a dimostrare che siamo ormai in una fase di ripresa, la maggior parte degli italiani stenta a raggiungere la fatidica quarta settimana del mese.


Il nostro territorio non è assolutamente immune da tale situazione; sempre più crisi industriali travolgono le nostre aziende con evidenti ricadute occupazionali e quindi reddituali.


La crisi del mercato dell'auto a livello internazionale ha prodotto lunghi periodi di cassa integrazione ordinaria nel settore dell'automotive, crisi aziendali nel settore agro alimentare hanno prodotto la chiusura di diverse aziende nazionali e regionali presenti sul nostro territorio (vedi aziende valle di vitalba oltre che ex sorgente Cutolo), il settore turistico, da sempre oggetto di attenzioni per uno sviluppo alternativo, stenta a decollare.


Le vertenze in atto sono tante, gli ammortizzatori sociali non in grado di far fronte in modo adeguato alle diverse esigenze.


A tutto ciò si aggiunge un'azione che almeno apparentemente, ma non solo, sta depauperando il nostro territorio attraverso un preciso disegno tendente a indebolire il tessuto sociale e produttivo di quest'area (vedi situazione Tribunale, Ospedali, Ircss-Crob, .....)


Un quadro assolutamente poco rassicurante che rischia di far esplodere un'economia locale fortemente condizionata da tali eventi.


Ci troviamo di fronte, come ho avuto modo di ribadire da tempo in diverse circostanze istituzionali e non, ad una vera vertenza territoriale, una vertenza Vulture Alto Bradano, rispetto alla quale non possiamo e non dobbiamo farci cogliere impreparati.


Il nostro ruolo ci impone di porre in essere azioni capaci di saper leggere la realtà che ci circonda, saperne analizzare esigenze e bisogni, ma soprattutto saper pianificare e programmare interventi in grado di anticipare gli eventi.


Rischiamo di ritrovarci con un pugno di mosche in mano, con tanta disoccupazione formata da forza lavoro industriale non più riconvertibile e senza fabbriche in cui occuparla, al tempo stesso con problemi ambientali insormontabili figli dei costi da pagare di un'industrializzazione che va via lasciandoci solo inceneritori e discariche.


Per tali ragioni, ma non solo, ritengo che sia indispensabile convocare al più presto un incontro congiunto di tutti i consigli comunali dell'area programma. Istituzionalizzare un'assise generale in cui poter far emergere un proficuo dibattito e confronto capace di fare sintesi e creare sinergie tra le diverse comunità dell'area programma, in attesa del superamento del periodo di commissariamento e ripristino degli organi collegiali della stessa.


Vi è l'esigenza di istituire un tavolo tecnico politico, non più procrastinabile, capace di disegnare una pianificazione congiunta dello sviluppo di quest'area.


Una pianificazione in grado di superare sterili ed inutili campanilismi, ragionando in termini di città , di entità unitaria.


Solo così le singole comunità potranno rappresentare con forza le proprie istanze ed al tempo stesso le risorse di ognuno saranno poste a sistema in modo da creare economie di scala per affrontare al meglio la competizione globale sui mercati nazionali ed internazionali.


Abbiamo bisogno di pianificare dal basso il nostro sviluppo industriale, compatibilmente con la tutela ambientale e lo sviluppo delle risorse turistiche ed agricole.


Solo così riusciremo ad acquisire una forza contrattuale idonea a far valere le nostre legittime istanze sui tavoli provinciali, regionali e nazionali.


Non sono abituato a delegare ad altri le scelte che incidono sul mio futuro, ed oggi, che nel mio piccolo ricopro un ruolo istituzionale, per quanto marginale e poco incisivo, non posso esimermi dal porre in essere azioni come questa.


Auspico che tale iniziativa possa produrre un dibattito ed un maggiore attivismo delle istituzioni locali, perché la fase storica che stiamo vivendo ci impone di fare squadra e di sperimentare seriamente forme di gestione che, seppure normativamente già previste da anni, stentano nei nostri territori a trovare reale applicazione.


Forme associative che in altre realtà italiane hanno dimostrato di realizzare gestioni di servizi maggiormente efficienti su scala economicamente significativa, oltre che capaci di progettare piani di sviluppo intercomunali credibili e realizzabili.


Sicuro di cogliere la sensibilità dovuta per gli argomenti trattati sia da parte Sua, Presidente, che da parte di tutti i Sindaci dell'Area Programma, resto in attesa di positivi sviluppi.


Un abbraccio fraterno e buon lavoro nel solo interesse superiore dei nostri territori e della nostra gente.


Ad Maiora!


Il Capogruppo
Dr. Nicola Giansanti

Articolo apparso su "Il Quotidiano della Basilicata del 04/09/2012