
Tale progetto prevedeva l'assegnazione di un budget di 100.000 euro ai comuni risultati idonei al fine di realizzare un concorso progettuale per la realizzazione ristrutturazione di una piazza.
I ministeri coinvolti, sulla base della documentazione prodotta, hanno selezionato solo 9 comuni in tutta l'Italia Meridionale tra le 73 proposte presentate.
Rionero è l'unico in Basilicata che ha beneficiato della possibilità di effettuare il concorso progettuale denominato "Una Piazza Italiana" realizzando in tal modo una progettazione a costo zero per i cittadini rioneresi.
Il concorso ha visto la partecipazione di 14 gruppi di progettisti che hanno elaborato progetti visionabili sul sito http://europaconcorsi.com/results/97516-Una-Piazza-Italiana-Rionero-in-Vulture oltre che in un opuscolo scaricabile dal sito istituzionale del comune di Rionero in Vulture. La commissione ministeriale dopo aver valutato tutti gli elaborati pervenuti, nel 2009, ha decretato la vittoria del progetto elaborato dall'Arch. Pizzalis e dal suo gruppo.
Nel corso del 2009 si sono susseguiti alcuni eventi che hanno pubblicizzato gli esiti di tale concorso, tra cui una manifestazione pubblica tenutasi al centro sociale di Rionero in cui l'Arch. Pizzalis ha illustrato Il suo progetto evidenziando le motivazioni dello stesso e i criteri alla base delle sue scelte. In seguito è stato realizzato un plastico in scala, oltre a diversi pannelli illustrativi che dal 2009 ad oggi sono stati esposti presso la Biblioteca di Palazzo Fortunato, tranne che in alcuni periodi nei quali il plastico è stato utilizzato per esposizioni internazionali in diverse fiere dell'architettura (tra cui Giappone e Germania).
Dopo tale fase che prevedeva la realizzazione del progetto solo previa individuazione dei fondi finanziari, l'amministrazione ha posto in essere un'azione politico amministrativa nei confronti della regione Basilicata al fine di individuare risorse utili alla realizzazione del progetto.
Si è riusciti a recuperarle attraverso "Risorse Liberate" del POR (programmi operativi regionali) del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale.
Pertanto i fondi disponibili per il primo lotto del progetto ammontano a € 2.100.000,00 che sono stati destinati alla realizzazione di quel progetto specifico e che non possono essere utilizzati per nessun altro scopo.
In base a quanto detto alcune precisazioni vanno fatte:
1) ad oggi il progetto non ha visto impegnate risorse proprie del Comune di Rionero n'è in fase progettuale n'è in fase di realizzazione pertanto l'opera non grava direttamente sulle tasche dei rioneresi;
2) Mettere in campo una progettualità di tale entità significa iniettare nella nostra economia locale una ventata di ossigeno (€ 2.100.000,00) che aiuterà a rimettere in moto, in modo autopropulsivo tutto il sistema economico;
3) Non si possono destinare tali risorse ad altre infrastrutture ed in ogni caso l'esigenza prioritaria era e rimane sistemare nel più breve tempo possibile il nostro centro cittadino che versava in una situazione urbanistica ed architettonica non più tollerabile;
4) Il tempo delle scelte in merito al progetto da realizzare è ormai passato, vi è stato un tempo in cui l'amministrazione ha presentato i progetti e le risultanze del concorso con i vincitori, in quella fase vi erano tutte le condizioni per discutere e scegliere il progetto più bello o ritenuto il migliore, cosa che è stata fatta. In quella fase alcuni, ed io tra questi, hanno espresso dubbi e perplessità sul progetto risultato vincente, ma eravamo una piccola minoranza che giustamente (in democrazia) ha preso atto della realtà ed ha accettato l'esito, forse una diversa e maggiore partecipazione, in quella fase, avrebbe potuto produrre esiti realizzativi diversi (non vi era obbligo di realizzazione del progetto primo classificato);
5) Spesso oggi si accusa la politica ed i politici di non saper o voler decidere, gli atti di questi giorni invece dimostrano esattamente il contrario, dopo la fase di partecipazione democratica, la politica ha scelto assumendosi, nel bene e nel male (come è giusto che sia) tutte le responsabilità. Il tempo delle scelte è passato, chi è rimasto a casa o non si è fatto sentire pensando che tanto si stava discutendo di progetti che non si sarebbero realizzati mai oggi è in ritardo.
6) Oggi, se vogliamo bene al nostro Paese, dobbiamo porci altri problemi:
1) I lavori devono essere effettuati nel migliore dei modi;
2) I tempi di realizzazione previsti devono essere rispettati anzi preferibilmente devono essere anticipati;
3) Bisogna iniziare a pensare a quale utilizzo commerciale, culturale e sociale destinare quel luogo in modo da renderlo davvero un contenitore capace di contribuire allo sviluppo della nostra comunità.
Tutti noi dobbiamo vigilare e fare in modo che ciò avvenga! Questo sarà il mio impegno ma spero che tutta la comunità faccia lo stesso.
Il Capogruppo
Dr. Nicola Giansanti
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