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mercoledì 9 maggio 2012

Capogruppo CSR (centro sinistra per Rionero) Dr. Giansanti: regolamento commercio ambulante

Intervento in Consiglio Comunale del 3 maggio 2012.

Cercherò di essere brevissimo. Innanzi tutto ringrazio l’Assessore per le parole rivolte alla Commissione e non mi unisco ai ringraziamenti perché sembrerebbe un autoincensarsi e non è il caso in questa fase, che è talmente delicata da richiedere un ulteriore intensificazione degli sforzi e delle energie che stiamo profondendo per la nostra comunità.
Non a caso, poiché stasera stiamo portando in approvazione soltanto una parte di un progetto ben più ampio, io invito sin da subito il Presidente della Commissione ad aggiornare i lavori ed a convocarla nel più breve tempo possibile, magari già la prossima settimana, per mettere mano al resto del piano urbanistico commerciale, in modo tale da dare alla nostra comunità un quadro di riferimento completo e che abbia una sua interezza. Infatti, come giustamente diceva l’Assessore nell’ampia illustrazione di quanto stiamo per deliberare, si tratta di una parte che però è all’interno di una filosofia ben più generale che ha visto concordi la maggioranza e l’opposizione.
Io vorrei sottolineare solo un aspetto, perché ritengo che in questa fase sia particolarmente pregnante e significativo per la nostra comunità: il piano che stiamo portando in approvazione, insieme con la restate parte, vede uno sforzo assolutamente forte da parte di questa Amministrazione nell’individuare un settore economico trainante in modo delineato e forte rispetto al passato. Quindi questa è un’idea che ci ha trovati tutti d’accordo e ci ha appassionato, in particolare il fatto che il fulcro dello sviluppo di questo progetto vede come protagonista una parte ben individuata dell’imprenditoria locale, cioè quella che sarà interessata dall’impegno finanziario forte che metteremo in campo fin dai prossimi giorni per la piazza.
In pratica la filosofia che sottende a questo deliberato e a quello che mi auguro sottoporremo alla vostra attenzione nel prossimo Consiglio è quella della creazione di un centro commerciale naturale, in opposizione alla filosofia portata avanti, ad esempio, nelle comunità che ci circondano che prevede la creazione di grandi aree commerciali artificiali con la delocalizzazione di attività verso l’esterno della cinta urbana. Ebbene, esattamente la filosofia opposta ci ha visti fortemente impegnati nel portare avanti in modo celere i lavori della Commissione con i dovuti tempi di approfondimento e i dovuti strumenti, votati a raggiungere questo obiettivo.
Ci tenevo a sottolinearlo perché quella parte della città sicuramente nei prossimi mesi subirà maggiori disagi e sarà costretta a stringere i denti più di altri, ma, come ho avuto occasione di dire già in un altro incontro con i commercianti di questa comunità, sottolineo che stiamo mettendo in campo un’azione fortemente sfidante per tutti, a partire dall’Amministrazione comunale, però affinchè si raggiungano i risultati auspicati tale azione deve essere condivisa da tutta la comunità. Infatti si stanno mettendo in campo cambiamenti così radicali, che vanno dagli aspetti strutturali a quelli di politica commerciale ed economica, che speriamo incideranno sulla capacità di creare reddito e anche nuova occupazione, ma questi obiettivi si possono raggiungere solo nel momento in cui vengono fatti propri da tutta la comunità.
Io non mi dilungherò oltre e mi limito a dire che condivido le affermazioni del consigliere Ramunno in relazione ad una nostra maggiore attenzione rispetto alla partecipazione ai lavori di questa assise, perché ritengo che si stiano mettendo in campo azioni forti e – lo dico forse con un pizzico di presunzione – anche abbastanza qualificanti per questa comunità. Quindi avere la capacità di condividerle con chi dovrà poi “subire” queste azioni, è un problema che questa maggioranza deve porsi.
Avevamo già immaginato, con il Presidente del Consiglio, di spostare le riunioni in altri luoghi, senza aspettare che sia la cittadinanza a venire da noi e ad entrare in queste assisi, anche perché sappiamo quale è la concezione che in questa fase il cittadino comune ha della politica; quindi forse il nostro impegno dovrà essere quello di portare la cosa pubblica, la politica e le Istituzioni tra i cittadini, perché anche attraverso questi atti noi stiamo cercando di occuparci della cosa pubblica.
Quindi l’invito che rivolgo al Presidente è a rivedere l’ipotesi che avevamo già iniziato ad immaginare di spostare i Consigli comunali sul territorio o che, in ogni caso, si possano trovare strumenti di comunicazione tali per cui la partecipazione sia la più ampia possibile e anche la nostra azione quotidiana possa trovare il giusto riconoscimento. Immagino, infatti, che molti pensino che questa nostra attività sia ben retribuita, ma ancora una volta ci teniamo a rimarcare che viene svolta in assoluta economia per l’Ente tant’è che fino a questo momento non abbiamo ricevuto neanche un gettone di presenza, ma lo facciamo con molta passione, ognuno sulle proprie posizioni e rappresentando la propria parte, ma con tanto amore per questa comunità.

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