Una iniziativa tardiva ma indispensabile per recuperare il cosiddetto "Digital divide" e per realizzare concretamente la PA digitale.
Vi è l’esigenza di affrontare in modo serio e veloce il tema fondamentale della semplificazione burocratica. Si parla quotidianamente di utilizzo diffuso delle nuove tecnologie in tutta la Pubblica amministrazione, salvo poi dover verificare che nelle diverse amministrazioni vi sia un utilizzo a macchia di leopardo, con casi di massima efficienza ed altri di totale assenza. Parlare di informatizzazione diffusa non può essere solo un concetto rimesso al testo di una legge o all'indicazione strategica di questo o quel governo, ma bisogna sostanziarli attraverso azioni concrete che sappiano mettere in sinergia risorse e professionalità in grado di raggiungere l'obiettivo di una reale PA digitale.
Stiamo parlando di un processo che a regime potrà portare ad un risparmio di 36 miliardi di euro come sostiene il Presidente di Confindustria Digitale, Stefano Parisi.
In tale ambito un ruolo fondamentale può e deve giocarlo anche la Regione Basilicata.
Ritengo sia utile che tutti i Comuni lucani, attraverso il coinvolgimento attivo dell’Anci Regionale, chiedano alla Regione Basilicata l'istituzione di una task force regionale che possa monitorare e supportare la realizzazione dell'Agenda Digitale sul territorio, oltre che effettuare proposte in grado di agevolare e velocizzare tali processi, anche attraverso la realizzazione, ad esempio, di software gestionali unici ed uguali in tutti gli enti locali Della nostra regione, con conseguente dematerializzazione documentale ed istituzione del protocollo informatico con acquisizione digitale dei documenti cartacei. Bisogna porre in essere un investimento finanziario che vada in tale direzione, investimento che non può certo essere affrontato dai singoli Comuni, sempre meno in grado di far fronte a tali spese. La Regione Basilicata può e deve prevedere investimenti in tale direzione finalizzati a mettere in rete i servizi istituzionali (Anagrafe, Stato Civile, Suap, uffici tecnici) dei diversi enti locali della nostra Regione. Bisogna avere la capacità di non farsi trovare impreparati e poter cogliere sin da subito le opportunità che il decreto legislativo emanando e le indicazioni della neonata Agenzia forniranno.
Non si tratta solo di un processo di efficienza ed efficacia gestionale, ma di un vero e proprio processo di garanzia democratica, infatti, solo così si potranno definitivamente sconfiggere corsie preferenziali e favoritismi burocratici.
Il Capogruppo
Dr. Nicola Giansanti
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