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domenica 11 settembre 2011

Relazione di mandato del Sindaco di Rionero


I pesanti tagli abbattutisi sui Comuni e sul sistema delle autonomie locali nell’ultimo anno rischiano ormai di metterne in discussione l’esistenza oltre che comprometterne irrimediabilmente le funzioni.
Il Comune di Rionero subisce per effetto delle ultime due manovre del Governo una riduzione del trasferimento statale annuo pari a circa € 700.000,00: quasi il doppio del totale delle risorse di cui dispone annualmente in forma non vincolata.
In queste condizioni, piuttosto che avventurarsi nella redazione di fantasiosi libri di sogni, occorrerà nei prossimi mesi ripiegarsi sulla messa a punto di percorsi e strumenti concreti che consentano almeno la difesa dei servizi pubblici essenziali ed il loro mantenimento a livelli qualitativi dignitosi.
Le ristrettezze finanziarie da fronteggiare ed una crisi economica e sociale senza precedenti obbligano ad una ridefinizione delle ipotesi strategiche, che hanno guidato per un quinquennio il centrosinistra di Rionero, in grado di misurarsi con il sistema delle compatibilità date.
Per tenere ferma la bussola sulla direzione di marcia serviranno rigore e realismo nelle previsioni, modelli innovativi di intervento sul piano istituzionale ed in relazione ai diversi ambiti di azione amministrativa.
L’obiettivo di fondo dell’azione del centrosinistra (necessariamente al di là di una sola consiliatura) era e resta legato ad un recupero di identità di Rionero connesso ad un rilancio delle sue funzioni produttive e territoriali sovralocali.
Questo resta l’orizzonte strategico entro cui graduare gli obiettivi a breve, medio e lungo termine dell’azione amministrativa da sviluppare nel quinquennio, mettendo in conto che la dimensione programmatica di prospettiva è oggi quanto mai vaga e sfuggente.
Il quadro istituzionale mutato (chiusura ASL – Comunità Montane – PIT) impone che ci si muova speditamente nella sperimentazione di tutti gli strumenti possibili di allargamento dei bacini di offerta di servizi e prestazioni pubbliche. L’accordo realizzato in relazione alla raccolta differenziata con Atella, Barile e Venosa (Rionero capofila) va replicato in rapporto ad altri servizi e su più ampia scala.
L’unione dei Comuni è ancora un involucro fragile sul piano normativo: costruire buone pratiche e strumenti condivisi può servire a “forzare” gli attuali confini municipali e ad irrobustire esperimenti istituzionali che dal basso aiutino la nascita dei nuovi strumenti regionali di governo di area vasta (aree – programma).
Occorre al contempo, dotarsi di una pianificazione che dia nuovo significato a questi sforzi e che ridisegni la cornice territoriale unitaria entro cui si misura in concreto l’efficacia di una nuova architettura istituzionale subregionale.
La redazione di un Piano Strutturale Intercomunale è per noi il passo successivo all’approvazione del Regolamento Urbanistico, una scommessa che trasformi i nostri vincoli “geografici” in opportunità, una modalità moderna ed intelligente per porre rimedio a storiche questioni che hanno condizionato lo sviluppo della nostra comunità.
La IV^ Commissione Consiliare ha esattamente questo compito, supportare attraverso un ampio coinvolgimento consiliare un’azione politica, prima ancora che amministrativa, fondamentale (a nostro avviso) per il futuro di Rionero e dunque da affidare all’intero Consiglio, prima che alla sua maggioranza.

INTERVENTI DI BREVE PERIODO
Non bisogna deflettere, tuttavia, nell’immediato, dallo sforzo di offrire ossigeno al tessuto produttivo locale, sbloccando tutto ciò che il Regolamento Urbanistico consente di mettere in moto.
L’approvazione del Piano Urbano del Commercio e del Piano particolareggiato del PAIP (già messi in cantiere) sono da approvare entro i prossimi mesi. Altrettanto ravvicinata deve essere la predisposizione di un bando che selezioni le aree di nuova espansione su cui dare avvio alle opere di urbanizzazione (secondo i piani operativi previsti in sede di Conferenza di Pianificazione) sulla base di criteri obiettivi che evitino discrezionalità ed il malvezzo di permessi a costruire rilasciati in aree non ancora urbanizzate.
Le OO.PP. già affidate e/o in via di affidamento sono:
 I° lotto di Piazza G. Fortunato – Piazza XX Settembre;
 Via E. Gianturco;
Campo Sportivo Comunale.

Quelle da appaltare (per le quali sono in itinere le procedure per contrarre i mutui con la Cassa Depositi e Prestiti) sono:
via Roma - via Galliano;
urbanizzazioni zona C10.

Su queste, tutte strategiche per evidenti e diverse ragioni, si tratterà unicamente di verificare i tempi di avvio e di ultimazione.
Altrettanto imminenti sono le consegne dei lavori presso il Carcere Borbonico ed il vecchio Mattatoio (strutture destinate al Centro di Documentazione sul Brigantaggio ed alla creatività giovanile), il completamento dei lavori di collegamento alla rete idrica comunale e di adeguamento strutturale del canile (dopo 20 anni) e la realizzazione di un secondo accesso alla zona C10 legati ai lavori di risistemazione idraulica del Fosso Ciaolino.
Monticchio è rimasto il “buco nero” della programmazione turistica regionale nell’ultimo quinquennio.
Le previsioni del Piano Intercomunale, varato nel 2006, sono rimaste totalmente inattuate. Le istituzioni sovracomunali si sono ritratte, rassegnandoci al degrado determinato da inerzie pubbliche ed abusi privati.
La situazione attuale non è più tollerabile: grandi risorse monumentali ed ambientali, investimenti pubblici importanti (in queste condizioni) sono dissipate. Occorre immediatamente che la regione produca una mappa esatta dei vincoli vecchi e nuovi vigenti sull’area tale da determinare un quadro inequivoco delle condizioni a cui gli operatori privati possano candidarsi ad utilizzare le risorse del PIOT (bando atteso per la fine dell’anno). Altrettanto rapidamente occorre ultimare le progettazioni della parte infrastrutturale degli
interventi a valere sul PIOT al fine di recuperare un ritardo di iniziativa pubblica che rischia di affossare definitivamente Monticchio.
In relazione a servizi pubblici e qualità della vita si può ipotizzare, visti gli ottimi risultati conseguiti con la raccolta differenziata dei RSU, di introdurre celermente la sperimentazione della tariffa ed il superamento dell’attuale TARSU. Appare altrettanto urgente commissionare la redazione del Piano Traffico al fine di decongestionare le aree centrali dell’abitato con interventi organici che recuperino i tentativi insufficienti prodotti in questi anni in materia di trasporto pubblico e di parcheggi a pagamento e che simulino gli effetti sulla viabilità di progressivi interventi di pedonalizzazione del centro storico.

INTERVENTI DI MEDIO PERIODO
Su di una scala temporale meno ravvicinata, ma pur sempre contenibile entro il prossimo biennio vanno poi realizzati:
1. gli interventi previsti dal POIS per i campi all’aperto in zona C10 e per le strutture residenziali al servizio dei degenti del CROB – IRCCS e portatori di handicap (rispettivamente € 675.000,00 e € 400.000,00);
2. l’estensione del cimitero nell’area già individuata, la realizzazione di nuovi loculi e cappelle ed il completamento della rete necessaria all’installazione delle lampade votive;
3. la prosecuzione di Villa Catena oltre l’attuale limite di via Galliano ed in direzione di Villa Granata (acquisita alla proprietà comunale) è il più rilevante degli obiettivi da conseguire per allargare il polmone di verde presente al centro di Rionero, realizzando qualcosa di simile ad un Parco Urbano, libero dalla circolazione di autoveicoli e dotato di servizi per il tempo libero. Tale progetto (da tempo al centro dei programmi di tutte le amministrazioni comunali) potrà realizzarsi anche per stadi successivi sulla base delle risorse intercettabili e delle possibilità di indebitamento concretamente conseguibili in futuro;
4. l’acquisizione alle proprietà comunali del comparto di via Santa Teresa su cui ottenere la riconferma dell’interesse ATER ad un recupero conservativo a fini di edilizia sociale;
5. la definizione del complesso degli interventi realizzabili nel quadro della convenzione sottoscritta con la Società energetica Lucana (installazione di impianti fotovoltaici e da fonti rinnovabili, razionalizzazione e messa a norma della rete di pubblica illuminazione);
6. l’affidamento in gestione di Centro Sportivo e Stadio Comunale sulla base di criteri che ne minimizzino i costi di gestione, ne razionalizzino il funzionamento, consentano ai gestori di realizzare investimenti significativi sulle strutture.
Entro la fine della consiliatura, infine, ed individuando i canali finanziari extraordinari a cui attingere risorse, occorrerà in ogni caso:
1. avere appaltato il successivo lotto di completamento dei lavori progettati per la Piazza;
2. avere ottenuto che, chiusa la procedura di VIA (posta in capo agli Uffici Regionali) sia effettivamente cantierata la bretella di collegamento fra la superstrada e la Rionero – Atella (fondi FAS);
3. avere realizzato, sulla base anche delle risultanze del Piano Traffico, un intervento significativo di riqualificazione dell’area compresa fra via Galliano, via Brindisi e via N. Sauro che ricomprenda l’area attualmente destinata ai campi di villa Catena e migliori l’accessibilità al parcheggio ad esso sottoposta;
4. avere verificato fino in fondo la possibilità di interventi di riqualificazione e di risanamento del centro storico connessi alla Legge Regionale sul Parco Urbano delle Cantine. Tanto al fine di estendere gli effetti di recupero e reinsediamento che è verosimile attendere per effetto degli interventi “pilota” di Piazza G. Fortunato e comparto Santa Teresa.
5. Percorrere strade realistiche ed inedite (anche attraverso il ricorso ad investimenti privati) per porre mano alla messa in sicurezza ad all’acquisizione del patrimonio storico e monumentale rappresentato dai Palazzi Gentilizi.
6. Verificare la possibilità di candidare ad un finanziamento ministeriale il progetto per la realizzazione della nuova Scuola Elementare, eventualmente destinando l’attuale edificio a nuova sede municipale.
Un capitolo a parte è rappresentato dai servizi e dal personale: occorrerà, nei prossimi anni, fare i conti con un blocco feroce delle assunzioni e con una domanda di servizi di qualità crescente.
Le possibilità offerte dal Piano Triennale delle assunzioni andranno orientate a rimpiazzare ed irrobustire le funzioni apicali, quelle cioè di controllo di una maglia di servizi ormai in larga misura esternalizzati.
Formazione del personale e contenimento dei costi diventano, in questo quadro, imperativi non più rinviabili.
La Fondazione Giustino Fortunato muoverà nei prossimi giorni i suoi primi passi. Il suo formale riconoscimento, ottenuto a dicembre dello scorso anno, rappresenta il coronamento di un lungo ed impegnativo lavoro.
Intorno ad essa può innestarsi un circuito virtuoso di attività e servizi culturali (Museo del Brigantaggio, Centro per la creatività giovanile) capaci di irrobustire la trama di un terziario innovativo di qualità che Rionero deve candidarsi ad ospitare se vuole fino in fondo mettere a frutto le opportunità straordinarie di ammodernamento della sua tradizionale vocazione terziaria offerte dall’IRCCS, finalmente decollato.
Intorno a questi assi si giocherà nel prossimo futuro il destino di Rionero ed intorno alla possibilità che regga il suo tessuto comunitario, nella fase di crisi strutturale acutissima che è sotto i nostri occhi.
Occorrerà a questo fine mettere a punto strategie di inclusione sociale, di contenimento del disagio, politiche di accoglienza in grado di andare oltre gli strumenti di cui il Comune dispone (Fondazione di comunità) e capace di traghettare Rionero oltre la crisi.

Partecipazione democratica e coinvolgimento dei cittadini sono oggi più che mai una risorsa irrinunciabile.
Occorrerà sollecitarla ed alimentarla con pazienza e passione, oltre ogni retorica, coniugando costantemente finalità locali ed orizzonti globali per restituire senso alla azione politica ed amministrativa e per ridefinire la gerarchia degli obiettivi condivisi che rappresentano, qui ed ora, il bene comune.
IL SINDACO
Antonio PLACIDO

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