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sabato 10 settembre 2011

Comunicato Stampa sulla manovra economica


Una manovra contro i Comuni. Il Consiglio Comunale approva Odg.
La forte crisi economica internazionale che stiamo vivendo negli ultimi anni, ha messo a dura prova il nostro Paese all’interno di un sistema sempre più globalizzato e sempre più competitivo.
Le politiche economiche poste in essere dal Governo, finalizzate ad accompagnare l’economia in questa difficile fase, non sempre hanno raggiunto i risultati sperati, per di più l’altissimo debito pubblico che l’Italia presenta non aiuta a porre in essere idonee strategie.
Siamo tutti consci e consapevoli che bisogna porre in essere una politica di sacrifici e di rigore capace di eliminare sprechi ed inefficienze, nonché  di combattere caste e privilegi non più sopportabili.
Negli ultimi anni, però, si sono succedute diverse manovre economico-finanziarie, tutte caratterizzate da un intento fortemente penalizzante verso le Autonomie territoriali, contenenti misure e disposizioni che hanno accentuato ed aggravato alcune problematiche denunciate dai Comuni.
Sono state adottate scelte che hanno determinato uno spostamento della capacità di spesa dai territori al centro attraverso una continua riduzione delle risorse a disposizione degli Enti Locali e dei Comuni in particolare,  siano esse proprie, come il blocco delle addizionali e l’eliminazione dell’ICI sulla prima casa, o derivate, quali il taglio dei trasferimenti ed ora del fondo di riequilibrio.
Tali politiche hanno prodotto e producono un continuo restringimento dei vincoli finanziari sul Patto di stabilità, senza di fatto adottare misure capaci di sostenere l'economia locale e dare impulso agli investimenti unico strumento per sostenere crescita e consumi e quindi far ripartire il sistema economico.
In questo quadro il Governo Nazionale nel mese di maggio ha approvato il D. L. 78/2011, che presenta un’entità complessiva di circa 25 miliardi di euro, composta per il 60% di tagli sulla spesa e per il 40% di maggiori entrate. Una manovra del tutto insufficiente ed inadeguata che ha richiesto un ulteriore intervento, infatti il 13 agosto 2011, con decreto legge 138/2011 in corso di conversione, ha previsto ulteriori tagli per i Comuni, che determineranno, nel caso del Comune di Rionero in Vulture, una riduzione complessiva di trasferimenti statali, per il solo 2011, pari a circa 750 mila euro ed una previsione per il 2012 pari a circa 800 mila euro.
Al fine di poter garantire la continuità amministrativa e quindi l’erogazione del livello e della quantità dei servizi offerti alla comunità, il comune di Rionero ha dovuto porre in essere una manovra di bilancio, operante su due binari, da una parte una riduzione di costi per un importo pari a circa 460.000 euro con l’individuazione di forti tagli alla spesa e dall’altra un aumento delle entrate pari a circa 300.000 euro. Maggiori entrate provenienti per forza di cose dall’aumento di alcune tasse comunali quali la TARSU, quindi con un aggravio del prelievo sui cittadini contribuenti.
In considerazione di tutto ciò, il Consiglio Comunale di Rionero in Vulture nella seduta del 06/09/2011, su proposta congiunta del capogruppo del Centro Sinistra Dr. Nicola Giansanti e del Sindaco Dr. Antonio Placido, ha approvato, a maggioranza, un ordine del giorno con il quale denuncia che la manovra risulta assolutamente iniqua nella distribuzione dei tagli tra i vari comparti della Pubblica Amministrazione, anche in virtù del fatto che i tagli alle regioni produrranno ulteriori riduzioni di risorse in capo agli enti territoriali minori, in primis i Comuni. Che, tale sforzo fiscale richiesto ai cittadini attraverso i Comuni servirà a rispettare il patto di stabilità, e non avrà alcun effetto positivo sulla spesa locale, né per qualità nè per quantità attuando solamente una sorta di delega alla riscossione che avrà come unico effetto la diversa percezione dell’individuazione del soggetto impositore al fine di recuperare il debito pubblico nazionale.
Siamo di fronte ad un provvedimento  che incide direttamente sulla fornitura di servizi comunali anche essenziali, (asili nido, mensa, trasporti scolastici, ecc.) rivolti alle persone, alle famiglie ed alle imprese, con il solito metodo dei tagli lineari, senza distinzioni di sorta tra le realtà più efficienti e quelle in cui il livello degli sprechi è elevato quindi senza individuazioni di premialità capaci di valorizzare il merito – afferma il capogruppo Giansanti - un provvedimento che finisce per penalizzare ancora di più le fasce deboli, che risultano assolutamente indifese nel mezzo di una delle peggiori crisi economiche mai vissute dal nostro Paese, senza che i Comuni, enti più vicini alle esigenze quotidiane del cittadino, siano posti nelle condizioni di poter pianificare interventi sociali atti ad attenuare tale emergenza.
Il quadro normativo che emerge risulta inaccettabile, pericoloso, e peraltro del tutto inefficace  e inappropriato rispetto alla stessa gravità delle questioni economico-finanziarie che affliggono il Paese per tale motivo il Consiglio Comunale di Rionero si è impegnato a sostenere e partecipare all’azione delle regioni, delle province e delle associazioni di enti, volta ad ottenere maggiore equità della manovra economico-finanziaria, nella direzione di una maggiore incisività nell’abbattimento della spesa improduttiva e degli sprechi ed al tempo stesso ha impegnato il Sindaco e la Giunta Comunale ad aderire alle suddette azioni ed a compiere ogni intervento utile ed opportuno in tal senso.
Il Capo Gruppo
F.to Dr. Nicola Giansanti

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