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sabato 15 marzo 2014

La sanità lucana rappresenta un settore strategico per lo sviluppo regionale.


GIANSANTI (PSI): La sanità lucana rappresenta un settore strategico per lo sviluppo regionale.
La Sanità rappresenta da sempre un settore nevralgico e strategico per le politiche regionali. Uno dei settori che maggiormente incide sulla spesa dell’ente regione e quindi sulle politiche di bilancio.

Vi è stata negli anni scorsi una particolare attenzione al livello di spesa, oggi bisogna avere la capacità di riservare la stessa attenzione ai livelli di efficienza e di efficacia dei servizi offerti.

Il reddito medio presente nella nostra regione preoccupa per gli aspetti inerenti la possibilità di prevenzione e cura della salute, pertanto bisogna garantire un livello di assistenza e cura più elevati mettendo al centro dell’attenzione non più l’aspetto finanziario (pure da tenere sotto controllo) ma l’essere umano in quanto tale, garantendo il fondamentale diritto alla salute per tutti. Vanno pertanto potenziati i Servizi sociali con risorse finanziarie più cospicue ed immaginando in tal modo di dare respiro al settore delle imprese che operano nel sociale attraverso il potenziamento della cooperazione sociale regionale ed una maggiore attenzione al rispetto delle regole per i lavoratori utilizzati in tale ambito. Bisogna incentivare maggiormente progetti capaci di porre in essere servizi sociali di assistenza e cura della famiglia attraverso il rafforzamento, tra le altre cose, di asili nido e strutture preposte all’assistenza ai bambini in età scolare e pre scolare. Solo in tal modo, offrendo una diversa organizzazione della società e dei servizi alla famiglia si potrà garantire una maggiore e seria possibilità di partecipazione alla vita politica e sociale del genere femminile, oggi relegato ad un ruolo di puericultrice ed educatrice del nucleo sociale primordiale (la famiglia) e difficilmente distraibile, in una valutazione seria e scevra da condizionamenti strumentali, da tale ruolo, ovviamente non per obbligo normativo ma in quanto scelta quasi obbligata moralmente, eticamente e socialmente.

Tali azioni possono essere garantite solo attraverso una modifica dei modelli organizzativi che garantiscano una maggiore qualità dei servizi attraverso l’introduzione di premialità legate fortemente ad operazioni di customer satisfaction, oltre che una forte informatizzazione di tutti i servizi (vedi paragrafo sulla informatizzazione della PA).

Bisogna avere il coraggio di porre in essere politiche di assistenza maggiormente garantiste ed in grado di rendere effettivo il diritto alle cure; ciò passa per una riduzione dei tickets sanitari per molte prestazioni ancora troppo costose, al fine di garantire un adeguato screening diagnostico preventivo e curativo. In tale ambito va attuata una maggiore sinergia con l’Inail al fine di garantire maggiori prestazioni agli infortunati sul lavoro, ampliando, sino a coprire totalmente, le spese per cura e riabilitazione che servono a recuperare lo stato psicofisico precedente all’evento infortunistico.

Bisogna puntare sulle eccellenze del sistema sanitario regionale per  poter superare il gap prestazionale ancora esistente rispetto alle altre regioni d’Italia. Tale strada potrebbe tra l’altro fortemente modificare il bilancio delle spese sostenute per i “viaggi della speranza” divenendo noi fornitori di servizi sanitari in grado di soddisfare tali esigenze. In questa ottica bisogna puntare ed investire fortemente sul ruolo dell’IRCCS-CROB quale centro di ricerca e cura immaginando anche la costruzione di un centro universitario.
 
Dr. GIANSANTI Nicola
Componente Consiglio Nazionale PSI

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