GIANSANTI (PSI): La sanità lucana rappresenta un settore strategico per lo sviluppo regionale.
La Sanità rappresenta da sempre un settore
nevralgico e strategico per le politiche regionali. Uno dei settori che
maggiormente incide sulla spesa dell’ente regione e quindi sulle politiche di
bilancio.
Vi è stata negli anni scorsi una particolare
attenzione al livello di spesa, oggi bisogna avere la capacità di riservare la
stessa attenzione ai livelli di efficienza e di efficacia dei servizi offerti.
Il reddito medio presente nella nostra regione
preoccupa per gli aspetti inerenti la possibilità di prevenzione e cura della
salute, pertanto bisogna garantire un livello di assistenza e cura più elevati
mettendo al centro dell’attenzione non più l’aspetto finanziario (pure da
tenere sotto controllo) ma l’essere umano in quanto tale, garantendo il
fondamentale diritto alla salute per tutti. Vanno pertanto potenziati i Servizi sociali con risorse finanziarie più
cospicue ed immaginando in tal modo di dare respiro al settore delle imprese
che operano nel sociale attraverso il potenziamento della cooperazione sociale
regionale ed una maggiore attenzione al rispetto delle regole per i lavoratori
utilizzati in tale ambito. Bisogna incentivare maggiormente progetti capaci di
porre in essere servizi sociali di assistenza e cura della famiglia attraverso
il rafforzamento, tra le altre cose, di asili nido e strutture preposte
all’assistenza ai bambini in età scolare e pre scolare. Solo in tal modo,
offrendo una diversa organizzazione della società e dei servizi alla famiglia
si potrà garantire una maggiore e seria possibilità di partecipazione alla vita
politica e sociale del genere femminile, oggi relegato ad un ruolo di
puericultrice ed educatrice del nucleo sociale primordiale (la famiglia) e
difficilmente distraibile, in una valutazione seria e scevra da condizionamenti
strumentali, da tale ruolo, ovviamente non per obbligo normativo ma in quanto
scelta quasi obbligata moralmente, eticamente e socialmente.
Tali
azioni possono essere garantite solo attraverso una modifica dei modelli
organizzativi che garantiscano una maggiore qualità dei servizi attraverso
l’introduzione di premialità legate fortemente ad operazioni di customer satisfaction, oltre che una
forte informatizzazione di tutti i servizi (vedi paragrafo sulla informatizzazione
della PA).
Bisogna
avere il coraggio di porre in essere politiche di assistenza maggiormente
garantiste ed in grado di rendere effettivo il diritto alle cure; ciò passa per
una riduzione dei tickets sanitari per molte prestazioni ancora troppo costose,
al fine di garantire un adeguato screening diagnostico preventivo e curativo.
In tale ambito va attuata una maggiore sinergia con l’Inail al fine di
garantire maggiori prestazioni agli infortunati sul lavoro, ampliando, sino a
coprire totalmente, le spese per cura e riabilitazione che servono a recuperare
lo stato psicofisico precedente all’evento infortunistico.
Bisogna
puntare sulle eccellenze del sistema sanitario regionale per poter superare il gap prestazionale ancora
esistente rispetto alle altre regioni d’Italia. Tale strada potrebbe tra
l’altro fortemente modificare il bilancio delle spese sostenute per i “viaggi
della speranza” divenendo noi fornitori di servizi sanitari in grado di
soddisfare tali esigenze. In questa ottica bisogna puntare ed investire
fortemente sul ruolo dell’IRCCS-CROB quale centro di ricerca e cura immaginando
anche la costruzione di un centro universitario.
Dr. GIANSANTI Nicola
Componente Consiglio Nazionale PSI
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