Siamo ormai giunti ad aprile inoltrato ed ancora non vi sono chiare indicazioni in merito alla definizione dei parametri da utilizzare per il calcolo dell'IMU; l'impossibilità di fatto di procedere all'approvazione dei bilanci preventivi impedisce una seria e credibile pianificazione della spesa pubblica.
Gli Enti locali minori sono bloccati dal patto di stabilità che impedisce ipso facto l'esercizio del ruolo istituzionale assegnato. Bene ha fatto il Presidente dell'Anci Delrio a dichiarare che i Comuni tutti sono persino disposti a violare in massa i vincoli del patto di stabilità per alcuni settori specifici.
É indispensabile procedere in tempi brevi alla rivisitazione di alcune storture dell'IMU onde evitare che la stessa possa rappresentare la definitiva scure per condannare molti Enti locali alla dichiarazione di dissesto finanziario. Così come si rende assolutamente indispensabile riconoscere maggiore autonomia organizzativa ai Comuni. Non si può continuare a chiedere sacrifici a chi ha già dato il proprio contributo al risanamento del Debito Pubblico del nostro Paese e non chiedere almeno altrettanto rigore ad altri settori della Pubblica Amministrazione. Nel corso degli ultimi anni i Comuni hanno risparmiato 13 Miliardi di euro, mentre le amministrazioni centrali hanno visto aumentare la spesa. Bene il patto di stabilità, bene la lotta agli sprechi attraverso una corretta spending review, ma questi principi non possono valere solo per i comuni, uniche istituzioni che hanno saputo adeguare e rendere maggiormente efficienti le proprie strutture. Oggi però tutto ciò non può continuare. I Comuni sono al collasso e in tali condizioni presto non potranno più garantire i servizi primari alle famiglie ed alla persona. In questo periodo di forte crisi economica non possiamo permetterci di demolire l'Istituzione primaria, quella più vicina al cittadino ed in grado di meglio saper leggere le esigenze e le necessità della gente.
Condivido pienamente le riflessioni fatte dal Presidente Delrio: "I Comuni sono istituzioni responsabili, e gli amministratori locali sanno di avere sulle spalle il peso della rinascita del Paese. Vogliono quindi salire sul ring e combattere per conto dei propri cittadini, ma non accetteranno più' che qualcuno li metta nella condizione, come e' accaduto, di combattere con le mani legate dietro alla schiena".
Le tre questioni poste dall'Anci: Imu, patto di stabilita' e autonomia organizzativa attendono risposte in tempi brevissimi, se queste non arriveranno, bene farà l'Anci ad organizzare dure battaglie istituzionali, dice Giansanti, perché' nessuno può' sapere meglio di noi quali sono le priorità' dei nostri territori, o quali regole abbiano maggiore dignità di altre'.
Il Capogruppo
Dr. Nicola Giansanti
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